Come, quando e quanto

SinossiE' la storia di un giovane uomo, ricco, orfano, eccentrico e senza centri di gravità che decide di uccidere Silvio Berlusconi.

All'inizio Kurtz, è così che tutti lo chiamano, non ha idee omicide, propone agli amici che ha invitato a casa di pubblicare insieme un libro collettivo sul Presidente del Consiglio che, nelle sue intenzioni, dovrebbe essere un'ironica denuncia del Premier: ognuno degli invitati dovrebbe scrivere una pagina, ogni pagina dovrebbe contenere un modo e un motivo per annientare il potere di Berlusconi.

Gli amici però non gli danno retta, qualcuno addirittura sostiene che è stato già scritto un libro simile. Kurtz indispettito dall'indifferenza e dalla scarsa fiducia dei suoi ospiti li caccia via in malo modo e decide di scrivere il libro da solo. Inizia a studiare i tratti salienti del presidente, guarda immagini di repertorio che mostrano momenti decisivi della sua ascesa al potere ed intervista un giornalista notoriamente ostile a Berlusconi.

A mano a mano che procede nelle ricerche si rende conto però che ciò che sta scrivendo è lontano dalla realtà, senza spessore, soprattutto inizia a pensare che il potere mediatico del Presidente del Consiglio è talmente grande che non c'è modo di occuparsene senza che questi ne tragga beneficio. Ogni parola è inutile o addirittura controproducente.

Intanto anche Nicole, la sua fidanzata, lo lascia solo.

Kurtz, abbandonato da tutti e frustrato nelle sue aspirazioni di scrittore, si convince che l'unico modo per provare a cambiar rotta e dimostrare a se stesso e agli altri di essere capace di fare qualcosa di importante è uccidere Berlusconi.

Assassinare il Presidente del Consiglio diventa la sua ragione di vita, il senso del suo futuro.

In breve studia un piano, trova una complice, si procura delle armi e predispone la sua vecchia Golf ad un'azione di forza.

Alla fine, dopo aver perso gli amici, la fidanzata e tutti i suoi soldi, riesce a rapire il premier ed ad allontanarsi con lui per portare a termine il suo disegno omicida.

Durante il viaggio con Berlusconi sembra intuire che uccidere è sbagliato sempre e comunque, ma ormai è tardi, non si può tornare indietro.