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1O anni di cinema e giornalismo - Viterbo - 10 - 13 dicembre 2O15 - 4 giorni di proiezioni, mostre, incontri allo Spazio Attivo del BIC Lazio in via Faul 22- ingresso libero

logo-semplice.jpgcon il patrocinio e il contributo della Regione Lazio - assessorato Cultura e Politiche Giovanili

Organizzazione: Coop. Tam Tam in collaborazione con le Associazioni Articolo 21, Linux Club, Gioventù Protagonista e Alta Marea

direzione artistica: Giulio Gargia


Sagome scomparse

 

PROGRAMMA

Giovedi 10 dicembre

h. 18 - Inaugurazione

h. 18.30 - “Quale mercato per gli audiovisivi? Fare video ai tempi di Youtube: nuovi modelli produttivi e distributivi e nuovi spazi creativi” – partecipano:

Laura Tassinari – direttore BIC Lazio

Valentina Bertuzzi - regista

Giulio Gargia – regista e produttore, direttore del DIGIFEST

Modera – Federico Meschini

GUERRA ALLA TV SPAZZATURA

h.19 - Mostra “Il giornalismo a fumetti”

Inaugurazione della mostra “3D, la terza dimensione della cronaca” ,

in collaborazione con Scuola Italiana di Comix – Napoli

selezione di copertine e tavole dell'inserto del quotidiano TERRA

h. 19,30 - anteprima “Il fantasma dell' Auditel” - cortometraggio di Giulio Gargia, tratto dal libro “L'arbitro è il venduto”

h. 20 - dibattito con Marco Ferri , pubblicitario e autore di diversi pamphlet sul problema della scarsa attendibilità su cui si basa il funzionamento dell'economia che sostiene tutta la televisione.

h. 21,30 - “Free Rainer - attacco all'Auditel” di Hans Weingartner - dal festival di S. Sebastian – v.o. con sottotitoli in italiano

Venerdì 11 dicembre - COME SALVARE IL GIORNALISMO D’INCHIESTA

h. 21 - “Gli ammutinati dell'Auditel” - documentario - di Giulio Gargia con interventi di Giulietto Chiesa, Luca Barbareschi, Corrado Taranto e testimonianze delle famiglie campione Auditel

h. 21.30 - “E' stato morto un ragazzodi Filippo Vendemmiati – premio David di Donatello 2011

Il 25 settembre 2015 sono 10 anni dalla morte di Federico Aldrovandi, ucciso a Ferrara nelle prime ore del giorno da quattro agenti di polizia

Intervengono l'autore (in collegamento Skype) Vincenzo Vita - presidente Archivio audiovisivo del movimento operaio democratico - Glauco Benigni - autore de “Apocalipse Murdoch”

Sabato 12 dicembre - LA GUERRIGLIA MEDIATICA Come beffare i media

h. 19 - anteprima docufiction “La scomparsa dell'Auditel” - 2015 - di Giulio Gargia - tratto dal libro “L'arbitro è il venduto”

h. 21,30 - proiezione del film “The yes man fix the world

è un documentario diretto e prodotto da Andy Bichlbaum e Mike Bonanno con l’aiuto di Kurt Engfehr (co-prodottore e montatore di Bowling for Columbine e Fahrenheit 9/11). L’obiettivo degli Yes Men ? Prendersi gioco delle multinazionali nella loro rincorsa al profitto, usando i mass media come teatro delle loro provocazioni.

Nel film li vediamo imitare i leader di Dow Chemical, Exxon e Halliburton usando la loro immagine di marca. - v.o con sottotitoli in italiano

interviene: Giulietto Chiesa giornalista e saggista - Marco Ferri – pubblicitario

Domenica 13 dicembre APOCALIPSE WOW ! - com'è bella la fine di un mondo

ore 17 - sezione opere web e cortometraggi

The Last Day”– 2012 – di Marco Costa, regia dell'autore – web opera (premio BRIFF 2013)

Musicaos” di Marco Brama

Vivere alla grande” - documentario di Daniela Riccardi, Beatrice Cecaro e Antonio Mango – regia di Daniela Riccardi

Corporate” - di Valentina Bertuzzi

Rain On Me” - di Cristina Carlini in collaborazione con i Mammoth (anteprima)

Halina” - 2012 - di Francesco Skino Ricci, regia dell'autore - fiction (1° premio all' Independent Film Festival di Washington)

La Roma di Pasolini” - 2013 - di Caterina Nardi e Aurelio Grimaldi

La filosofia del gatto - 2013 - di Patrizia Di Terlizzi e Giulio Gargia – regia degli autori - animazione

Il vulcano prossimo venturo - cronache eruttive” - 2013/14 - di Giulio Gargia - animazione

intervengono gli autori – conduce Ugo G. Caruso

ore 20,30 - Proiezione speciale: “Patria” di Felice Farina tratto dal libro di Enrico Deaglio - interviene il regista

COMUNICATO STAMPA

Il Tam Tam DigiFest è nato 10 anni fa da una convinzione: che l’informazione e la comunicazione sono un bene comune, che il loro corretto flusso è vitale per ogni forma di democrazia e una distorsione di questo flusso suscita naturalmente inquietudine e preoccupazione. Per questo, dedicare un Festival a questo tema ci è sembrato allora – e tanto più ci sembra oggi, nella situazione in cui siamo - una necessità. Come rispondere a questa necessità? Cercando nelle occasioni di innovazione tecnologica (corti su Internet, film sui cellulari, digitale terrestre) il modo per alimentare quelle risorse creative della narrazione per immagini che il mondo del cinema tradizionale ormai non riesce più a soddisfare.

Quello che abbiamo fatto e che faremo, infatti, si sviluppa – come già negli anni scorsi - dentro le dinamiche di un cambiamento epocale in atto nel mondo del cinema, della narrazione per immagini, così profondo che non può ancora essere percepito in tutte le sue implicazioni. Ma che si può equiparare – per qualità e importanza – al passaggio dal cinema muto a quello sonoro, dalla Tv in bianco e nero a quella a colori. E’ il percorso che tramite le nuove tecnologie digitali, porterà “Il cinema fuori dai cinema”, inventando forme di narrazioni per immagini per i nuovi media. Già adesso si può vedere un film o parti di esso con i cellulari, si può girare un film con i telefonini, è possibile assistere a una proiezione trasmessa via satellite con una macchina in alta definizione, in cui la pellicola non c’è più. Forme che cambieranno profondamente modi di produzione e modi di percezione della narrazione per immagini. Non c’è da celebrare né da esorcizzare: c’è da capire cosa sta accadendo. Il nostro Festival indagherà su questa nuovissima realtà, andando a riempire uno spazio ancora vuoto. Dove l’interazione con le tecnologie virtuali promette interessantissime ricadute sociali, turistiche e occupazionali.

Grazie anche a una rassegna ormai radicatasi nel territorio, con continuità d’azione e di rapporti con prestigiose associazioni come Articolo 21 e altre di prestigio recente ma indiscusso, come Linux Club di Roma associazione che ha collaborato con noi sul tema delle libertà digitali e quelle viterbesi Gioventù Protagonista e Alta Marea che curano l'organizzazione di questa edizione laziale.

SCHEDE FILM

IL FANTASMA DELL'AUDITEL

Un industriale che deve pubblicizzare il suo prodotto in TV si rivolge a un investigatore privato per capire se i tanti soldi che gli chiede la sua agenzia pubblicitaria avranno un ritorno. E l'unico modo per saperlo sembra essere quello di entrare nelle case di una famiglia campione per capire cosa succede davvero…

Parallelamente, alcuni autori sono alle prese con il problema di far salire gli ascolti della loro trasmissione ….

(fiction - Italia, 10 min - 2013)

Interpreti:

Nicoletta Della Corte,Massimo Di Cristina, Ugo G. Caruso, Patrizia Di Terlizzi, Enrico Bagnerini, Gianni Franco, Giovanni Izzo, Manuela Dallara, Federico Tellico

FREE RAINER -  ATTACCO ALL'AUDITEL

Free rainer

Rainer, produttore TV ha tutto: ottimo stipendio, lussuoso attico, vita di classe, bella auto, e anche bellissima ragazza. Poco più che trentenne,  Getter ha raggiunto il successo con la creazione di spettacoli televisivi - Reality TV - tra i più stupidi e volgari del genere. Dopo un incidente in cui sta quasi per morire , Rainer ha un importante cambiamento  e decide di produrre un altro genere di Tv, convincendo i dirigenti del suo canale. Ma l’audience  dal nuovo spettacolo è molto bassa, e così Rainer avvia un'indagine sul  sistema dell’Auditel, che alimenta la TV spazzatura. E da qui iniziano le sorprese… L'autore, Hans Weingartner,  è nato nel 1970 ed è  austriaco, autore, regista e produttore cinematografico basato in Germania. Dopo aver studiato fisica e neuroscienze a Vienna ha guadagnato un diploma come assistente di una macchina fotografica. I suoi film The White Sound (Das weiße Rauschen) (2001) e The Edukators (Die fetten Jahre sind Vorbei) (2004) sono stati giudicati estremamente interessanti, ricevendo numerosi riconoscimenti.

GLI AMMUTINATI DELL'AUDITEL

Luca Barbareschi, Giulietto Chiesa, Marco Ferri, Corrado Taranto, Roberta Gisotti …

Queste alcune delle testimonianze storiche, raccolte nel corso degli anni, in cui conduttori, attori, autori Tv, pubblicitari, giornalisti criticano l'Auditel. E poi le interviste a tre famiglie campione che raccontano tutte le anomalie del loro rapporto con il meter, lo strumento che dovrebbe servire alla rilevazione degli ascolti...

(documentario, Italia - 25 min - 2014)

LA SCOMPARSA DELL'AUDITEL

Capitolo finale della trilogia, unisce testimonianze documentali e fiction.

Laura, una autrice di un programma televisivo di filosofia , torna a lavorare in Tv dopo molti anni. In occasione della messa in onda della prima puntata, scopre il dominio assoluto dell'auditelismo negli ambienti televisivi. Il suo capostruttura le ordina di snaturare il programma pur di far salire gli ascolti. Ma la sua ribellione la conduce a scoprire un paio di segreti rimasti nascosti anche ai massimi livelli della sua Tv…

Il racconto è integrato da interviste e riflessioni che inquadrano quello che è tuttora uno dei sistemi di rilevazione più criticati d'Europa .

(docufiction - Italia, 2015 - 30 min.)

Interpreti: Marco Francini, Susy Del Giudice, Clara Costanzo, Luca Mariani, Giovanni Izzo, Agostino Chiummariello, Franco Gargia, Sonia Prota, Ilaria Fusco, Francesca Tucci, Lorenza Fruci, Giulio Gargia

Scene: Patrizia Di Terlizzi

Costumi: Caterina Nardi

MUSICAOS – di Marco Brama

musiCaos è un progetto intermediale, in divenire, che prova a fondere le varie arti performative intrecciandone i linguaggi: dalla musica alla poetronica, dalla letteratronica alla fotografia, dal teatro alla danza. Il punto di partenza è la musica. Una rinnovata accordatura degli strumenti elettronici e di quelli acustici a tastiera (più l'arpa), modifica i tradizionali riferimenti temperati sfruttando la sequenza dei numeri primi che tendono all'infinito, alle leggi del Caos. Se è vero che tutto, quindi anche il linguaggio, è un fluire di onde vibrazionali, lo saranno anche le immagini digitali che fissano l'idea e il racconto.

"Cicli: acqua" è la seconda audiovideografia del progetto. Tutto è ciclico nell'Universo (Poliverso), dal grande al piccolo. Una sequenza, un loop teoricamente infinito, ma che presenta sempre qualche piccola variazione inattesa, precaria, contingente, esattamente come la vita.

L'esistenza cosmica, scandita da ritmi imperscrutabili, è simboleggiata dall'acqua che scorre incessante ed è la base per lo sviluppo della biosfera e di ogni ciclo biologico dell'ecosistema in cui l'uomo si inserisce arrogantemente e prepotentemente, convinto di poter dominare tutto. Uomo che osserva, sceglie un racconto e storicizza. Anche la storia è però ciclica, una menzogna e un errore che si ripete da migliaia di anni, con micro-variazioni, ma pur sempre con un unico filo conduttore: la guerra.

La nostra è un'economia basata sui conflitti, in cui le incessanti lotte sono perpetrate non solo per il dominio economico, ma anche per fissare il proprio pensiero/linguaggio e imporlo come concetto maggioritario, come se fosse la verità assoluta. La frase ciclica "marcoBramamusiCaos2:cicliacqua" presente nel lavoro, comincia a mutare con lo scorrere del tempo; piccole variazioni sgretolano il nome, il cognome, il lavoro e proiettano l'arte e l'artista nella società. Man mano si formano decine di parole che cercano di non perdere la loro memoria, ma sfuggono, perché il mondo è veloce e distrattamente concede tempo per riflettere, leggere e tramandare, eppure, in questo mutare incessante, improvvisamente esse si fissano interrompendo i grandi cicli storici e mostrando il vocabolo "pace" nelle lingue più diffuse, proprio quelle che si sono imposte nel tempo. Ecco finalmente spiegato cosa potrebbe interrompere il ciclo storico: la pace.

Il video sposta l'attenzione su una nuova sequenza, più piccola e legata al banale, alla noia, alla tranquillità del quotidiano. Perché in fondo, a ben guardare, siamo tutti piccoli, fragili, spaventati e anche chi trascorre una vita straordinaria cerca rifugio nella semplicità del vivere di ogni giorno. Un ciclo finalmente sereno, liberato dalla brutalità evocata dai violenti schiocchi che spezzavano aritmicamente la fluidità dei cicli musicali. Ora il linguaggio artefatto dell'arte dei suoni si fonde con la voce della natura e l'acqua si dissolve serenamente nel silenzio e nel nero della fine di ogni ciclo vitale.